L’Università Cattolica Del Sacro Cuore – DAMS di Brescia presenta la mostra personale dell’artista Camilla Marinoni, La vertigine della forma, ospitata al MO.CA Centro per le nuove culture di Brescia, nell’Appartamento Nobile e curata dalle studentesse del laboratorio “L’evento d’arte” (Benedetta Russo, Chiara Adelaide Mattiuzzo, Chiara Mora, Monica Bignotti, Nicole Rizzi, Rebecca Boroni, Sabrina Galli, Sara Colombini e Sofia Mazzola) coordinate dal docente Daniele Perra.
La mostra raccoglie una selezione delle opere dell’artista, in cui il vuoto, le ferite, la cura e le questioni legate al mondo femminile sono tematiche frequenti che emergono, vogliono essere stimolo e punto di partenza per una riflessione sul senso della nostra esistenza. “Al centro del mio lavoro – afferma l’artista – c’è un racconto intimo e personale riferito agli aspetti sociali e spirituali del vivere quotidiano e di cui si fa, inevitabilmente, esperienza. Tutto viene filtrato e rielaborato attraverso il mio sguardo e l’utilizzo del mio corpo”.
Una delle sale dell’Appartamento Nobile del MO.CA ospiterà un’installazione, dal titolo Tracce di liberty, composta da una serie di piccole sculture in ceramica realizzate dagli studenti e dalle studentesse del DAMS – profilo Arte a seguito del workshop tenuto dall’artista e dalla docente Mariacristina Maccarinelli.
Workshop/ Installazione –Tracce di liberty
Per preparare il laboratorio, l’artista Camilla Marinoni si è ispirata alla sua installazione All’ombra dei cipressi. Un elemento presente nell’opera è la porcellana. Il panetto di argilla utilizzato dagli studenti ha permesso di seguire le sinuosità che caratterizzano lo stile liberty, mentre la sua forma liquida ha reso possibile la sperimentazione di decorazioni. “Esperienza bellissima ed affascinante”, ha affermato l’artista, perché la relazione creatasi tra lei e gli studenti e le studentesse le ha permesso di approcciarsi e comprendere la loro ricerca e il loro pensiero. Gli studenti e le studentesse, avvicinandosi a una disciplina pratica piuttosto che teorica, per la realizzazione delle loro opere si sono ispirati ad alcuni edifici in stile liberty situati nel centro di Brescia.