Uno sguardo nel mondo della tecnomagia tra antropologia e arte
“Codici magici” è un’esplorazione nel regno della tecnomagia e nelle espressioni umane in cui tecnologia e magia si interconnettono tra le sfere dell’organico, inorganico e spirituale.
Un viaggio attraverso quei codici che promuovono nuovi scenari post-capitalisti, rituali e totemici, e che aprono a forme inedite di affermazione umana al di là dell’antropocentrismo.
“Codici magici” è un simposio ibrido che esplora tutto questo attraverso interventi di artisti, curatori, antropologi e semiologi, affiancati da video screening ed esperienze artistiche interattive come laboratori e performance partecipative e sonore.
PROGRAMMA
16:30 – 17:00
Presentazione progetto: Codici Magici. Un’introduzione. | Sara Bortoletto e Marialaura Ghidini
17:00 – 18:30
Sala Danze
Keynote: ART/COMMONS. Arte, Magia, Tecnologia e l’Immaginazione Radicale | Massimiliano Mollona
Fin dai tempi dell’avanguardia modernista, la comunità artistica è stata un potente laboratorio sperimentale per immaginare a praticare forme di vita autonome dal sistema capitalista, talvolta generando vere e proprie rivoluzioni. Implicita in tali pratiche sperimentali artistiche era una visione magica ed incantata del mondo, oscillante tra futurismo ipertecnologico e primitivismo nostalgico, che fu generata dalla autoriflessione che l’Europa fece con il contatto coloniale, quando, trovandosi davanti ad umanità ‘minori’, ‘parziali’ ed ‘oscure’, fu scossa da un’ondata emotiva sospesa tra eccitazione e paura. Ma quanto più il capitalismo si è stabilito come sistema totalizzante, occupando l’immaginazione con il proprio economicismo e realismo cinico, tanto più l’arte politica si è trasformata in “business as usual”. In questo intervento Massimiliano Mollona propone alcuni percorsi sviluppati da artisti contemporanei che si sono immaginati possibili scenari post-capitalisti al cui centro c’è un’economia riumanizzata, e con il potenziale di reincantare il mondo.
18:30-21:30
Sala Diana
Performance partecipativa: Digital Esoterism | Ginevra Petrozzi
Digital Esoterism è un’azione di progettazione speculativa, che esplora come gli strumenti di divinazione potrebbero essere rimodellati per rivendicare un senso di controllo sui Big Data, che, nell’era del capitalismo di sorveglianza, si sono trasformati in un’entità quasi magica che prevede e programma il futuro. Storicamente, la divinazione è stata utilizzata come metodo per acquisire un senso di controllo su un futuro misterioso e immateriale. Attingendo alla pratica della lettura dei Tarocchi – strumento divinatorio per eccellenza – Digital Esoterism si compone di un’installazione e di una performance attiva, in cui l’artista Ginevra Petrozzi esegue letture simili utilizzando lo smartphone del consultante.Nell’era moderna, la magia o il destino sono spesso interpretati come anacronismi di un passato superstizioso e ignorante. Ontologicamente, crediamo di essere sfuggiti al destino e di abitare un “open future”, in cui le azioni di ogni individuo determinano il suo futuro. Digital Esoterism resiste a questo mito capitalista. Riformando i tarocchi per l’era contemporanea, quest’opera offre tecniche per interpretare il flusso infinito di immagini, video, meme, numeri, pubblicità che gli algoritmi generano sui nostri smartphone – per parlare di sé e del proprio futuro.
N.B.: La lettura dello smartphone è un’esperienza diretta ad un visitatore unico alla volta, dura dai 30 ai 45 minuti ed è gratuita.
Prenota la lettura: digitalesoterism.eventbrite.it
19:00 – 20:30
Sala Danze
Video screening: Attraverso i codici magici
Automazione, simulazione, amplificazione. Improvvisamente tutto è sembrato più facile davanti a uno schermo – efficienza, autonomia, libertà. Questo è il magico incanto del dispositivo, della rete e dell’algoritmo.
Ma la passione e il desiderio per l’evoluzione tecnologica, insieme a rivoluzioni, porta anche distruzioni. E se dalle loro rovine potessero emergere nuove trasformazioni e cicli vitali?
La serie di opere video presentate in questo screening parla di possibilità. Parla di oggetti che abbiamo sempre vicino e di realtà interconnesse che abitiamo, utilizziamo e condividiamo. Parla di questo per offrire spunti per metamorfosi che, sebbene sembrino remote, sono già qui, intrinseche al nostro agire, ed essere nel mondo.
Con opere di Renée Carmichael / Zach Blas / Tara Kelton / Michael Takeo Magruder / Tabita Rezaire / Ginevra Petrozzi / Matteo Zamagni
16:30-21:30
Sala Conversazioni
Harvesting the Net: una storia di giardinaggio digitale | Reincantamento
Internet è cambiato. Quello che un tempo era uno spazio per la libera espressione e comunicazione è diventato uno strumento militarizzato per la sorveglianza e il controllo algoritmico. Tra i diversi modi di ricordare il web come uno spazio libero, Harvesting the Net esplora il concetto di giardinaggio digitale. Fin dai primi giorni di internet, i digital gardens sono serviti come mappe concettuali e modelli per un benessere online, ma in quanto memoria, corrono il rischio di essere reinterpretati come semplice strumento per migliorare la produttività individuale. In questo video-essay, REINCANTAMENTO evoca la storia millenaria e globale della pratica del giardinaggio, recuperandone simboli nascosti e significati dimenticati. Coltivando un giardino come “territorio naturale della speranza”, incanta la triste realtà del web di oggi e rioccupa l’orizzonte con mille spazi in fiore.