Monologo scritto, diretto ed interpretato da
Il progetto, portato al suo stadio semi-definitivo all’interno del progetto SANDBOX
promosso dalla Fondazione Milano, si focalizza sui processi mentali di una giovane donna mentre aspetta di sapere se il test di gravidanza appena effettuato sia positivo o negativo.
L’inconscio della protagonista viene in questo testo rappresentato dall’attivista per il clima Greta Thunberg, richiamando l’ansia esistenziale delle più recenti generazioni riguardo ad un futuro globale nero e senza speranza. Tuttavia la vita continua a scorrere ed affrontare i cambiamenti sembra essere sempre più facile a livello pratico ma difficile a livello emotivo, poichè una perenne situazione di stress sociale porta inevitabilmente ad un’apatia generalizzata. Il testo si prefigge l’obiettivo di mettere a confronto diverse generazioni e come i cambiamenti globali abbiano influito sulla genitorialità e sulla responsabilità individuale.
Il flusso di coscienza della protagonista porta in campo moltissimi argomenti, tra cui
la giustizia sociale, l’ecologia, l’innocenza infantile, la tecnologia, i diritti LGBTQ+,
il divario economico generazionale, e molti altri…
Tutto per coprire un sentimento di paura verso la responsabilità ed il futuro. Questo retropensiero negativo evolve e prende varie forme durante il testo, rimanendo però ancorato alla figura di Greta che
è simbolo di chi invece affronta a viso aperto ed attivamente queste paure.