Il tempo vissuto del lockdown ha ibernato le nostre vite, la casa è diventata per tutti noi un luogo non luogo della nostra intimità, ma al tempo stesso anche un contesto di reclusione in cui è emersa la necessità di individuare una possibilità di evasione, sia mentale sia fisica.
Le città, nel rumore del silenzio, hanno raccontato l’angoscia: il senso della mancanza e del vuoto.
L’ obiettivo principale del progetto artistico di Pamela Venturi (OFF-ART) e Emanuele Frassi
(VetridiVetro) è quello di porre in primo piano il periodo del vissuto, l’aspetto dell’ambito
domestico vissuto durante il periodo segnato dall’oscurità del lockdown. Entrare nell’intimità
delle persone, nella loro casa per poter riprodurre ciò che ognuno di noi ha trascorso, ciò che accomuna le persone per ricostruire la propria città.
Il progetto dei due artisti propone interni domestici o particolari di un luogo, strutture di vetro all’interno delle quali appare la riproduzione di particolari di interni.
“Ognuno di noi possiede una fotografia, almeno una, scattata in un determinato momento… In un luogo in cui si stava bene, un momento di libertà durante la pandemia, durante il lockdown.”
La fotografia in primo piano: lo scatto fotografico che permette di cogliere un significativo momento, una situazione o un oggetto da poter rielaborare e inserire all’interno della struttura domestica.
Rivisitare la fotografia, reinterpretarla, semplificarla graficamente in bianco e nero, utilizzare quindi uno scorcio, un dettaglio di un particolare momento con l’obiettivo di simboleggiare la libertà, l’evasione, l’immaginazione e la leggerezza di un istante.